lunedì 15 dicembre 2008

Very strong people..


Per fare della "strada" bisogna essere "strong", anche nel volo il concetto è chiaro!
Neville Hulett ha superato il record del mondo di volo di distanza in parapendio partendo da Copperton in Sud Africa e volando per 507 km nell'area di de Aar, con un Magus 6 MacPara..
Dal racconto: "le condizioni erano veramente forti (leggi: really strong), base cumulo alta, venti forti (leggi: strong), termiche potenti (leggi: strong), giusto quel che serviva (sticazzi!! n.d.t). Purtroppo solo una manciata di piloti al mondo sono in grado di gestire simili condizioni meteorologiche. Congratulazioni Neville!"

....wow!!

martedì 25 novembre 2008

La magia del volo (testo e foto di Emanuele Ghini)

A volte il volo è veramente qualcosa di “magico”.
La parola, in questo caso e in questa giornata, ha preso senso.
Sarà che io ero particolarmente rilassato, sarà il cielo blu, le alpi innevate, là lontano, il mare a destra e il Cimone lì diritto; posso vedere tutti i paesi della mia vallata..Non solo questo, ma anche l’aria stessa è stata particolare.
Volare senza vento, è per noi diventata cosa rara e poter salire con altri para assieme è stato veramente raro. Eravamo immersi in uno strato ascendente. Le colline sotto diventano piatte e non sai se insistere a salire (perché continua a dare a + 0,5 o + 1 ms) o dire basta: fa troppo freddo! Questo capita 3-4 volte e poi ti arrendi e ti butti verso il sole sperando che un po’ ti scaldi.
Non si è lottato, non si è fatto strada, non abbiamo dimostrato di essere più tosti o più bravi (è palese la fortuna che abbiamo avuto), abbiamo fatto un bagno in un fluido che ci ha massaggiato fuori e dentro la testa.
Per un po’ mi si sono cancellate le centinaia (migliaia) di km fatti in macchina quest’anno.
Un volo speciale, per me “magico”.

lunedì 24 novembre 2008

Un bel regalo..

Meglio volare, ma nel dubbio..bere e magnare!
Il weekend era partito con questa morale...
La meteo dava venti forti da NW in calo da domenica, così esco di casa sabato pomeriggio con la prospettiva di farmi una bella serata tra amici, grigliata e vino rosso sui colli imolesi, ma un posto in macchina per la vela si trova sempre..
Domenica mattina salgo a piedi sul Monte Penzola e scruto le condizioni..le previsioni sembran non mentire: le raffiche da Ovest non fanno presagire granchè di buono!
Mi raggiunge il Ghinaccio in moto e conviene con le mie considerazioni. Torno a valle con la prospettiva di bissare i bagordi della sera prima..
Poi un'oretta più tardi squilla il cell ed è di nuovo Emanuele che ha proseguito la sua ricognizione e ha trovato buone condizioni sul Monte Battaglia...l'avevano detto che era in calo ma addirittura debole...!!
Schizziamo in decollo dove troviamo una nutrita compagnia, due delta pronti a decollare...il vento è debole e devono correre un bel pò per spiccare il volo. Il saggio Ghinaccio ci allieta con un the da campo, per scaldarci un pò ammirando il panorama fantastico che spazia dal Cimone alle Alpi innevate..
Pronti al decollo, rispondono all'appello Loris, Lorenzo, Simone, Claudio, Ema, Gianni, Io e altri locals..
Si galleggia bene in dinamica davanti al costone, ma presto Ema, Loris e Simone agganciano la termica che nasce robusta da dietro il decollo e schizzano in orbita...1600!! Per essere una fredda giornata di novembre +800 direi che è un bel colpo!
Io esploro il nuovo sito di volo, mi trastullo troppo a lungo godendomi il panorama e fidandomi della dinamica che a un certo punto chiude il rubinetto e mi porta in atterraggio...bello comunque, i ragazzi scendono dall'orbita e son super contenti!
Si festeggia a birre e Sangiovese per ringraziare Madre Natura.
Un bel regalo davvero!

giovedì 13 novembre 2008

The Journey


Finalmente ho potuto vedere l'ultima creazione di Greg Hamerton.
"A Flying Story", è il sottotitolo. E' difatti una storia, un romanzo in immagini ma non solo...
La poesia di Greg arricchisce il contenuto delle immagini che escono dal video e ti trascinano nei meravigliosi scenari del Sud Africa, patria del pilota, attore, scrittore e regista (un artista a tutto tondo!).
Non il solito film di parapendio, non un documentario ma un concentrato di emozioni..
Il protagonista non è solo un pilota di parapendio ma un uomo in carne e ossa, con i suoi sogni e le sue paure. "The Journey", il viaggio, la metafora di un processo di crescita, il percorso della vita, fatta di scelte importanti, di rinunce, non sempre facili. La scoperta di sè. La ricerca dell'essenziale. Dal mare alle montagne, il viaggio presenta degli ostacoli e sei solo a doverli affrontare..
Non vi svelo altro, non voglio rovinarvi la sorpresa!

Ebbene sì, lo ammetto: Greg è diventato il mio idolo...
potete contattarlo indicando il vostro paese di origine e riceverete uno speciale souvenir del Sud Africa:
FREE STUFF FOR FREE SPIRITS
Il film si può acquistare tramite Cross Country
Dura "solo" 23 minuti ma ci sono ben 35 minuti di special features che rivelano l'incredibile lavoro che sta dietro alla realizzazione del film.

Le altre pubblicazioni di Greg le trovate qui

martedì 11 novembre 2008

Parcheggiare in Rati! (testo e foto di M.Corazza & E.Ghini)



Domenica scorsa 9 Novembre '08 la Raticosa è stata letteralmente presa d'assalto!
Le previsioni promettevano bene effettivamente e io e il Ghinaccio, come al solito, eravamo i primi in decollo, dopo le mucche naturalmente...
Forse anche un pò troppo "primi"...esco, mi faccio due o tre traversi al costone e poi trovo un buco gigantesco davanti al decollo che non riesco ad evitare e mi trovo di nuovo al pascolo con le mucche in atterraggio..
Nel frattempo chi è riuscito a fare top, o ha prudentemente atteso che le condizioni si facessero, ha visto l'orda dei volatori da mezza emilia-toscana-romagna affollarsi in decollo, un vero tripudio di colori in cielo!!
Peccato dovessi andare via prima del solito...chi è rimasto ha riferito:
"era spettacolare vedere così tanta gente sparpagliata per il cielo. Un cumulone molto esteso si è posizionato sopra Monte Oggioli e Monte Canda, fino sopra al Carpinaccio. Si saliva
in una debolissima ascendenza, poi verso 250 metri sopra, tirava bene fino a base (1400). Bisognava scappare verso Firenzuola o scendere un pò per non farsi tirare dentro...sono arrivati tutti quelli di Modena. Impressionante. Bello vedere come i non locali abbiano il coraggio di esplorare da tutte le parti (sono arrivati al Beni, quasi a Firenzuola, dietro il Canda) ....bello vedere dal passo, una vela 100 metri sul Canda con lo sfondo di una luna gigantesca e dei cumuli che lo attorniavano!!"(E.Ghini)
Relativamente al mio "buco" ho trovato la migliore delle teorie nel manuale di volo "De Ghinaccis":
"Volare al Carpinaccio è come parcheggiare in uno spazio piccolo piccolo.
Le prime volte bestemmi, poi piano piano (buco, dopo buco), inizi a prenderci le misure. Capisci quando e quanto devi stringere in base all'altezza a cui ti trovi.
Poi vedrai che dopo anni di esperienza..............riuscirai a bucare ancora !!!"

mercoledì 5 novembre 2008

Finalmente si vola! (testo di E.Ghini, foto di M.Corazza)

Domenica 2 Novembre 2008.
La meteo è buona per essere autunno e anche se il Cucco pare che non mi voglia, forse in Raticosa si farà un voletto. Detto fatto.
Dopo gli accordi mattutini con Marcello, parto presto per la raticosa. E' sempre bello arrivare presto , vedi come nasce la giornata, il suo ciclo di riscaldamento. Arrivo alle 10.40 al Carpinaccio; nessuna macchina parcheggiata, così mi parcheggio comodo comodo e mi inizio a preparare. Debolissima brezza, da 0 a raffichine di 5 kmh da SE. Mi preparo e mi incammino, quando sento dei richiami da valle; è Marcello che mi chiama, è arrivato. Un pò di compagnia non può che aiutare. Subito in decollo, dato che la manichetta al decollo alto
ci fa capire che qualcosa c'è. Cielo con copertura all'80% e brezzolina costante; ottimo per testare il nuovo imbrago e le paure che ci sono dietro.
Invece, appena uscito tutto OK, dinamica e piccole botticine fanno presagire che ci divertiremo. Marce parte dopo 2 minuti e iniziamo ad incrociarci per una infinità di bordi. A momenti c'è il calo di vento e bisogna grattare vicini al pendio, appena ti stacchi rischi il buco e Marcello fa l'errorino (anche se penso che dopo tutti quegli avanti/indietro) non sia poi cosi amareggiato, dato che siamo solo alle 12 e avrà modo di risalire.
Io parcheggio in decollo e inizio una serie di "cazzeggi" che mi rilassano non poco. Decollini, toppettini, stalli a 1 metro da terra ecc.. Intanto dal Canda iniziano i primi decolli (ma in quanti sono lassu ?) e forse si aspettavano qualcosa di più, ma la giornata li soddisferà poi.
Arriva gente anche al Carpinaccio e iniziano anche le fasi di calma
di vento (il cielo si copre di più e la temperatura comunque sale).
Marcello fa la scelta giusta, decide di scalare il Canda (anche se farà il sentiero lungo e la fatica farà crollare un suo amico che lo accompagnava) ; nota:per andare in cima al canda, fate la via direttissima sotto alla pinetaia.
Diciamo che il sistema si stà caricando, giusto in attesa che arrivi Gianni in decollo. Tempo 10 minuti e inizia una schiarita. Dopo 3 minuti di sole, inizia una brezza termica che bisogna prendere al volo (guarda caso, le parole.........) sarà la termica che ci farà fare 200 metri sul carpinaccio e traverso al Canda, con salita fino a 1200-1300.
Gratto, gratto sotto al canda e vedo una vela blu che è già di fronte al canda: Marcello !! Sale molto bene e stà lavorando in una termica niente male (grande e che muove). Mi sà che oggi ripassa bene la lezione "sentire la termica con la selletta" oltre che con i freni, che gli avevo consigliato (vedi post "Come il canoista sente l'acqua").
Ci troviamo presto a volare vicini, io Gianni e Marcello (che bello !!).
L'impressione di volare vicino a Gianni è quella di avere vicino un camion che va ai 200 kmh, sale come un missile e gira troppo veloce, bisogna farlo sempre passare o sembra che ti investa. Per fortuna lui parte subito per il suo cross.
Non faccio tempo a notare che in quota c'è del vento fortino che ci scarroccia a sud-ovest, che mi vedo sfrecciare sotto Marcello, contro di me. Passo sopra, passo sopra, stai tranquillo, sì 10 metri ci sono......
Gli auguro di avere l'acceleratore e mi chiedo se proverà a lasciarsi andare con il vento in culo (prima o poi gli verrà la voglia), ma per fortuna con la quotina che abbiamo oggi non andrebbe lontano e vedo che ritorna (bene).
Comunque continua il volo, mentre dal Carpinaccio nessuno fa il traverso. Solo io e Gianni oggi abbiamo azzardato e ci è andata bene.
Sono contento (a dire il vero ero già contento dei miei cazzeggi in decollo) però così la giornata si è trasformata in una gran bella giornata di volo.
Ciliegina : birrone dal Lelli con Gianni e Marcello, patatine, cappuccino, pastina (avrò Cracatoa nello stomaco per tutta notte, ma sul water avevo sempre un sorriso appagato)

mercoledì 29 ottobre 2008

Sestolavara


Domenica scorsa ci siamo incontrati a Sestola con l'intenzione di volare, ma non solo...
Chi aveva voglia di scarpinare, chi voleva testare il suo "nuovo" 4x4x4 (sì avete letto bene, panda 4x4 x 4 polloti incalliti), ma l'importante come al solito è ritrovarsi in compagnia e, magari, farsi anche un bel volo. Bene la prima, male la seconda ahinoi!
Già, Sestola avara di termiche, stavolta...che fregatura!
Dalla mattina alle 9.30, a vedere i bei cumuli formarsi sopra il decollo sembrava promettere bene, così mi carico la sacca in spalla e mi avvio sul sentiero, o almeno quello che credevo di trovare: qui apro una parentesi polemica, infatti il sentiero era impraticabile perchè erano stati tagliati moltissimi alberi ed erano stati lasciati nel bel mezzo del cammin...mi ritrovai per una selva oscura...il resto va da se!!
Già, mi è toccato allungare il percorso prendendo una variante a naso "dritto per dritto" che ha reso il percorso "un pò più impegnativo", ok un pò di avventura però...
Comunque sia la soddisfazione di arrivare per primo in decollo, con il Cimone e la dorsale appenninica che ti si aprono all'improvviso davanti agli occhi, fan dimenticare la fatica (e tutto il resto). A breve arrivano anche gli altri: Luca e poi i 4x4x4 (Max, Francesco, Marco e Fabio). Si decolla all'una, cumuli di bel tempo ovunque, anche se la base è bassina, ma sembra buono..purtroppo le "termo cavie" rivelano subito l'imbroglio! Si va giù, pur tentando "i posti strategici".
E planata sia...meglio che niente!
Rassegnazione e spirito di compagnia ci fanno ritrovare in atterraggio e a seguire davanti a birre e taglieri di affettato, della serie: se sete e fame di volo si potessero saziare così, ne avremmo avuto a volontà!!
invece...

martedì 21 ottobre 2008

Come il canoista sente l'acqua..

Dopo i primi voli in termica, i primi schiaffoni, qualche chiusura...ho iniziato a comprendere l'appellativo di straccio-plano attribuito al nostro mezzo volante preferito!
Mi sentii dire: "eh già, volare significa vedersi chiudere la vela!" oppure "i bravi non chiudono mai" e ancora "sei te che permetti alla vela di chiudere"
Cercando chiarimenti in merito mi capitò per le mani questo articolo che riporto qui tradotto:
"La prima volta che le bretelle si afflosciano e il bordo d'attacco collassa cercando di schiaffeggiarti come un ubriaco in una rissa da bar, il tuo cuore si ferma, o ti salta in gola. Il tuo migliore amico, il compagno che ti assiste nei momenti difficili, si prende un colpo per te. Sei sconvolto, probabilmente spaventato e forse anche un pò stranito..potrebbe essere uno dei momenti più terrificanti della tua vita, al quale però dovrai farci l'abitudine perchè, il parapendio, a volte.. chiude![..]
Secondo Bruce Goldsmith "i parapendio non chiudono, siamo noi che li lasciamo chiudere". Potrebbe sembrare una sentenza arrogante ma in realtà è assolutamente corretta. Il pilotaggio attivo (vedi articolo tradotto da T.Galletti e guarda il video di Christoph Kirsch ndr.) è il modo principale per difendersi dalle chiusure. Quando stai termicando le tue mani sui freni sono la tua connessione con la vela e ne mantengono il controllo della pressione. Esse dovrebbero seguire e mantenere costante la pressione nella vela. Se una corrente discensionale urta il bordo d'attacco, spingendolo giù e scaricando la vela, tu dovresti sentire il calo della pressione attraverso i freni nelle mani. Non appena senti questo dovresti istintivamente aumentare la trazione del freno dalla parte corrispondente. Facendo ciò aumenti l'angolo d'attacco per un attimo, opponendoti alla sua diminuzione e questo previene la chiusura, dopodichè torni alla posizione normale per evitare uno stallo. Sembra facile...ma farlo bene non lo è (finalmente uno che lo dice!!ndr.). Per un principiante ai primi voli in termica è normale faticare a recepire gli input che la vela ti manda. Il continuo controllo della pressione nella vela è come per un canoista sentire l'acqua attraverso la pagaia..." (da "Blowout" XCmag 107, scritto da Bob Drury)
Finalmente ho capito!...significa che dobbiamo darci al canottaggio per volare meglio!!?:-)

martedì 14 ottobre 2008

Giocavolare

La stagione dei "grandi" voli sta scemando e se ritenete noioso guardare volare giusto le foglie dagli alberi (romanticismi a parte..), o se semplicemente vi piace sognare voli in località esotiche (e non avete i soldi per raggiungerli!), magra (talvolta frustrante) alternativa è giocare a volare. Scherzi a parte, in realtà lo ritengo un validissimo strumento per conoscere (seppur virtualmente) siti di volo di cui manco ci sognavamo l'esistenza, studiare la morfologia di un sito prima di andarci a volare oltre (per ora solo in previsione di sviluppi futuri) conoscere in anticipo le zone di sviluppo delle termiche per volare meglio (anche se non è così matematico, vedi in articoli l'intervista a Zonca e il progetto Track2termic).
Bene, come prima cosa dovete andare sul sito di Paragliding Earth. Scegliete un sito sulla mappa planisfero oppure selezionate dalla lista il paese in cui volete volare, digitate direttamente il nome della località oppure usate il filtro avanzato per selezionare le caratteristiche del volo che volete fare.
Cliccando sulla miniatura del parapendio che rappresenta il decollo vi si apre la scheda del sito di volo (ad esempio Sestola). Se il sito è abilitato al volo virtuale cliccate su Fly on this site !!! Vi farà scegliere il colore della vela (!!!) e le caratteristiche aerologiche che più gradite (!!!!!!). Cliccate su Let's fly! e verrete automaticamente portati in una schermata in cui avrete la vista del decollo con il parapendio (se vi chiede di scaricare un plugin di googlearth fatelo e installatelo..). Non resta che volare, i comandi sono a video (con il mouse) oppure usate la tastiera:
  • 'sinistra' : gira a sinistra (in aria o sul terreno
  • 'destra' : gira a destra (in aria o sul terreno)
  • 'su' : accelera(massima velocità in aria = 11.6 m/s)
  • 'giù' : frena (minima velocità in aria = 6.4s m/s)
  • Barra spaziatrice: Corre sul terreno
  • s : gira la testa a sinistra
  • d : gira la testa a destra
  • f : guarda in basso
  • x : guarda dietro
  • v : accende/spegno il suono del vario









Con tanto di vario e GPS!
Lo sfondo è preso da googlearth, quindi molto realistico, a seconda della qualità dell'immagine per quel particolare sito che avete scelto..
Come dicevo per ora le termiche sono casuali ma si stanno organizzando per renderle reali (vedi forum di discussione)
Buon divertimento!!
(Chissà, magari mi odierete come se vi avessi fatto conoscere facebook..)

lunedì 13 ottobre 2008

Ci credo fino in fondo...cercando la risposta (scritto da E.Ghini "Ghinaccio")

Come pronosticato, ieri mi sono andato a "riposare" al Cucco. A parte i soliti 450 Km, e ritorno alle 21.45 a casa, tutto Ok. Giornata ottima, come il Cucco deve essere.
Era parecchio che non facevo la giornata perfetta: io e Clax partiamo, i sint wind danno da 6 a 22 da Nord Est, alle 9,30 del mattino (porc...).

Ci crediamo, ma arrivati a Pesaro telefoniamo e le condizioni sono ancora da Nord. Usciamo dall'autostrada per tornare a Forli, ma io non ne ho voglia per niente e convinco Clax che nel pomeriggio, visto anche le previsioni, deve diventare buono. Siamo al casello e ritelefoniamo,
da 3 a 21 da Nord Est (ora 10.30).
Davanti al cartello Ancona-Bologna, sterzo per Ancona, della serie "ci credo fino in fondo".
Arrivati al Cucco: Nord alle 11.30, vento 0. :))) Ci spostiamo al Sud, debole brezza da 0 a 5. Avevo appena prenotato al ristorante ma mi sa che preferisco giocare e così tiro fuori la vela e inizio a fare gonfiaggi deboli deboli, poi una raffichina mi convince a provarci.......... esco e bucazzo a mezza costa, con risalita a piedi e schiuma di sudore (forse è meglio andare a mangiare..).

Ristorante dal Lepre con piattone misto (da vero enogastrovolatore che si rispetti n.d.r).
Alle 14.15 siamo in decollo.
Para e delta sono già sulla croce. Ha rinforzato. Viaaaaaaa !! Brezza a 10 KM da sud-est-ovest.
Decollo e come al solito devo lottare un pò, all'inizio nessuno regala niente, poi saliti 100 metri sul decollo è tutto più facile (tostino ma si sale). Trasferimento davanti al Cucco, con relativa perdita di quota e poi si iniza a fare sul serio. Mi metto in mezzo a due delta che stavano centrando la termica e saliamo su tutti e 3 fino a 1800. Non è facile girare con i delta, hanno velocità e raggi diversi, bisogna stare attenti a non pestarsi i piedi. Arrivati su si
balla (sono al limite dell'inversione). Panorama da sogno, senza cumuli, in una nebbiuzza infinita che filtra il sole, con montagne lontanissime verso il lazio e la nebbia verso l'adriatico.

Giro un pò ma andare via con i delta non è intelligente, mi aiutano a vedere le termiche avanti, ma io voglio andare a fare top. Ne faremo diversi. Nei voli successivi arriverò a 2100 (1000 metri sul decollo) e devo dire che lassù ho preso delle belle botte, ma speravo di salire
all'infinito....

Giochi in decollo e cambi di vela per tutti. Poi lascio a Clax fare la planatona serale mentre io porto giù la macchina. Birrone di rito con salumi e formaggi, poi viaggio. Poi mi telefona un pilotone (vedi pollota pennuto rosa n.d.r.) che mi dice che a bassano hanno volato 3 ore. I soliti che mi consumano tutte le termiche.

Due giorni prima avevo fatto un buco da 2,5 minuti per una risalita da 35 minuti bestiale con zaino in spalla, mentre mi chiedevo perchè continuavo a volare. Ho avuto la risposta.

Buon compleanno Fenicotteri!


Oggi si festeggia un anno dal brevetto e dopo un anno il gruppo di volo dei Fenicotteri si è ritrovato a volare nello stesso cielo che ne consacrò la nascita!!
Borso del Grappa ha regalato ancora una volta grandi emozioni..
pur essendoci tornati altre volte dopo il brevetto, questa volta lo spirito della reunion ha dato qualcosa in più..complice l'ormai collaudata ricetta enogastrovolatoria che rende ogni uscita di volo più gustosa!
Purtroppo non tutti i membri del gruppo e gli invitati hanno potuto partecipare ma il gruppo era ben assortito: chi si è preso soddisfazioni dal corso Feel the air di Andreas (seguirà approfondimento, restate aggiornati al blog!), chi si è sparato ore di volo tagliando il cordone ombelicale con il costone..
Tutte esperienze di crescita degne di un compleanno coi fiocchi!
L'alta pressione che ha caratterizzato tutto il weeekend non ha purtroppo consentito di fare grandi quote, con una inversione durissima da penetrare e un pò di turbolenza, ma le termiche non mancavano anche se andavano cercate e centrate per volare bene...
La sera di sabato ci ha visto tutti riuniti attorno a una tavola imbandita e i filmati fatti dalla scuola di Andreas durante il corso ci hanno fatto capire o rinfrescare alcuni concetti importanti e..anche divertire naturalmente!!
Il secondo giorno, nonostante gli ettolitri di birra ingurgitati la sera prima è stato migliore per condizioni aerologiche: il gruppo dei "campeggiatori abusivi" è decollato tra l'una e le due e si è rivisto in atterraggio solo dopo le cinque di pomeriggio...
I "corsisti" hanno avuto la fortuna di decollare dal panettone e farsi un super volo sopra l'inversione!
Spero questo contribuisca a rafforzare l'amicizia e dia il via a tanti voli assieme..
Buon compleanno Fenicotteri!!
LE FOTO

lunedì 6 ottobre 2008

Stringi che ti passa!

Caltrano 5 Ottobre 2008


Se è vera la regola che quando la termica spinge forte bisogna stringere i denti…

Sarà che fa rima ma a Caltrano oggi bisognava stringere l’a..!

Termiche blu, strette e potenti, se riuscivi a starci dentro salivi forte, ma se la perdevi, c’era da ballare..per non parlare delle discendenze nei traversi!!

…già, giornata sgarbata, ma il volo s’è fatto e, chi più chi meno, si è preso delle belle soddisfazioni..

Bologna, Imola, Carpi riunite sotto lo stesso cielo blu, scelte diverse, ognuno con il proprio obiettivo, ma con lo stesso fine: farsi un bel volo!

C’è chi fa presto quota e punta al Summano, chi punta a est verso Bassano e chi sfrutta il costone e si fa andata ritorno a Ceresana…

Chi dopo aver fatto meta buca ma sempre dopo aver lottato; chi arriva in atterraggio e chi…altrove! (d’altra parte lo zaino per il para l’han fatto per camminarci no?!!)

L’importante, come al solito è divertirsi, ma anche imparare..

oggi la maestra è stata severa, ma la lezione è servita:
a stringere….

martedì 30 settembre 2008

Una volta tanto va bene a noi!


Laghi di Revine - 28 Settembre 2008

Anche questa volta in fuga dalla no-strana meteo ostile, pronti a macinare km pur di volare... destinazione pedemontana.. dove? si decide strada facendo (tanto per aumentare lo spirito d'avventura!)
Galeotto fu l'autogrill, complice il fortuito incontro con un buon bolognese deltaplanista che ci corrompe alla volta della ridente località di Revine a Vittorio Veneto...
Scelta azzeccata, i posteri ci diranno che la meteo dei dintorni sarebbe stata meno generosa!
"Una volta tanto va bene a noi" (citazione dal "de Ghinacciis")
Il gruppo eno-gastro-volatorio anche questa volta non si smentisce e fa sosta al rifugio prima del decollo per salsiccia, formaggio e vino rosso, altrochè barrette energetiche! da manuale..
Gran bel sito, decollo lunghetto da raggiungere (no navetta) ma con top alla portata di pollota..

Delta che abbondano, bello vedere altre specie di pennuti ogni tanto..onorati della presenza del campione Elio Cataldi!!
Condizioni generose e divertenti, in un batter d'occhio siamo in vista Dolomiti e mare Adriatico, uno spettacolo!!
Si svolazza fino al tramonto e ci si ritrova in atterraggio con la mitica accoglienza veneta: il vino rosso (ancora!), i "sio caan" veneti e...dulcis in fundo: la cavallerizza che bellezza, per chi dice che nel parapendio non si vedono un granchè donne (già.. infatti ci si chiedeva giust'appunto se non sia meglio darsi all'ippica!)
LE FOTO



Se sei anche tu contrario alle barrette energetiche, ti piacciono le cavallerizze e vuoi unirti al gruppo Enogastrovolatorio, lascia un commento con il tuo indirizzo e verrai contattato al più presto!!

mercoledì 24 settembre 2008

La storia..


Mi è capitato recentemente di vedere due video molto diversi tra loro eppure molto simili...
molto lontani per epoca di realizzazione, eppure molto vicini per finalità di intenti..
Volare veloce, o speedflying, o..scendere rapidamente da una montagna, magari dopo una bella scalata o una sci-alpinata.. al seguito uno zainetto leggero contenente un paio di ali portatili...non è forse questo il desiderio di quei signori che ormai più di vent'anni fa scendevano le montagne con improbabili "paracadute elaborati" (e non..) come li vediamo in questo video?
Oggi li rivediamo in chiave moderna, sono sempre loro (o i loro figli?:-)..con lo stesso desiderio (e qualcosa in più..). Chissà cosa avrebbero pensato i loro predecessori vedendo questo video?!
Questa è la storia...

lunedì 22 settembre 2008

Provare x credere


20 Settembre 2008 - Caltrano

Partiamo da Bologna, io il Ghinaccio e Massimino from Carpi..
La meteo è un pò incerta, ma non foriera di brutto tempo.
Arriviamo a ridosso della pedemontana con una diffusa copertura, si inizia già a dirottare i pensieri sulle termiche che potrebbero svilupparsi da un fumante piatto di tagliatelle..
Invece noi ci crediamo e saliamo sulla prima navetta in partenza e in 15 minuti siamo al decollo basso di Caltrano. Si teme possa chiudere ancora di più e il ghinaccio rompe il ghiaccio! riesce a prendere quota, incredibile, non si vede un raggio di sole!!
A turno partono anche gli altri, c'è veramente da sudare per galleggiare e poco dopo ci si ritrova tutti in atterraggio, tranne un paio di fenomeni locali che sono riusciti ad attraversare la valle e gironzolano beffardi a noi che siam per terra..
Ma non ci demoralizziamo e acchiappiamo la seconda navetta che stavolta ci porta al decollo alto.
Ore 15, copertura diffusa...eppur si sale!! tra una schiarita e l'altra si staccano dei bei +3 m/s che ci fanno divertire, pur senza regalarci grandi quote, la base è quasi ad altezza decollo...
è la conferma, bisogna crederci! e Caltrano è proprio un bel sito...
Grazie Ghinaccio come sempre per le dritte e bravo Massimo che dopo lunga astinenza ha stretto i denti da vero torello del volo!
Le foto