Come tutti gli importanti eventi che muovono sponsor ed interessi internazionali anche il Carter parte con un dibattito frizzante pregara….
Niente di meglio per scaldare gli animi e celebrare la vittoria di Albo, guru della meteo, che si è ben guardato dal fare il generoso divulgando i segreti della giornata, il secondo posto di Robby Salsi, organizzatore principale, in manifesto conflitto di interessi ed il terzo di (super)Pippo, naturalmente sempre il più alto (tranne quando lo era la Ceci, Michi, Paolines, Robby, il Dalla, il Sultan, Ruggi, Giosuè, Loris, ecc…. e tutti quelli che si trovassero casualmente in una decente termica o che si fumavano una paglia in decollo). La tensione pregara si allenta alla vista di Carlo Tagliaro (responsabile Fivl dei regionali) che però è presente al Carter con il biposto e solo con l’obiettivo e la speranza di “cuccare”: non so se ci sia riuscito e chi eventualmente abbia “cuccato”, ma di fatto ci assicura che le tracce saranno scaricate. Quasi… Fiuuu! 1 problema in meno.
Paolino, zoppo, disegna una bella task megagalattica: “tanto anche se bucano hanno 2 gambe… loro!”. La star Fuzzi, a sorpresa in decollo proveniente da poker city Las Vegas, viene messo ad erudire una decina di Fun temporaneamente regolari probabilmente smistati da Lampedusa... Pare abbiano bucato rapidamente ma, dice Fuzzi, tutto calcolato me li davano dieci a uno. Ragazzi, mai una copertura mediatica così intensa e tanto pubblico ha seguito in diretta una task del Carter!
Tra i decolli indecorosi spicca quello di Feffo schiaffeggiato da rami, gemme e cespugli sempreverdi, per un centinaio di metri sempre al limite della collisione fatale: devono avergli dato una bella sveglia visto la gara che poi si è fatto. Condizioni marginali in particolare all’inizio hanno sconvolto una selvaggia start gaggle, tutti sù e giù, più giù che su.
Cecilia parte in testa e fa in scioltezza le prime boe: facile, seguivo il Gps” dice. Gli altri, non così illuminati, sono in difficoltà. Tra saliscendi la quasi totalità dell’“MLR ENTER ENTER fly team” si trova a terra: Paolinez gli aveva suggerito la tattica e l’uso dello strumento. La gara prende una piega definita ed un primo gruppetto con un buon distacco sugli altri si avvia per l’ultima boa realisticamente fattibile, le terribili ceramiche. I pochi tornati tramandano storie orribili. Il gruppetto era formato da esperti e furbi piloti: Michi Gaiba in leggero vantaggio, Paolinez Veratti, Ruggi Guglielminetti, e forse sì forse no (non ricordo bene) a sorpresa sua Feffo Effef ancora intento a togliersi di dosso bacche e fogliame. Già percorsa un po’ di strada, non altissimi ma quasi praticamente sicuri di fare almeno le ceramiche e magari, con una termica (che c’era), anche di più (orrore), con una mossa a sorpresa tornano indietro davanti al decollo. Intervistati alla TV diranno poi che non si erano messi d’accordo su chi avrebbe vinto: essendo esperti, conoscendo la micidiale legge del vincitore avrebbero discusso animatamente.. Michi se ne torna indietro inczz urlando “vinci poi tu”.. e gli altri dietro. Spiazzati, incauti o generosi, un secondo gruppo prende la strada per le ceramiche e, sfortuna loro, acchiappa la più bella termica della giornata e la gira con classe eccelsa: il resto è storia: Albo Sabbadini coraggioso primo, una decina di ustionati senza crema protettiva in decollo ed una quarantina di piloti alcolizzati al bar, tutti alti primi e veloci. Carlo Tagliaro eccitato in un angolo e per me una serena giornata.
Alla prox
Mizio Dallavalle